LA STORIA, LE ORIGINI

La Famiglia Thellung de Courtelary risiede oggi principalmente in Italia nelle città di Genova, Milano, Torino e Roma. Il Libro d'Oro della Nobiltà Iitaliana indica le sue origini in Francia mentre l'Annuario della Nobiltà Italiana ci fa nascere in Svizzera. Fatta questa premessa cercherò di riunire le informazioni in mio possesso nel tentativo di fare una ricostruzione quanto più fedele possibile delle origini della nostra famiglia. Certo non stiamo parlando di due realtà così distanti, Francia e Svizzera; quindi d'istinto mi viene da pensare che il primo Thellung de Courtelary apparso sulla faccia di questo pianeta si sia fatto notare per le sue gesta sia da uno storico/scribano residente in Svizzera che poi, spostandosi a cavallo immagino oltre frontiera, da un omologo storico residente in Francia. E che poi entrambi abbiano scritto delle sue, evidentemente valorose, origini tanto da rivendicarne ognuno la "paternità"!

Stiamo comunque parlando di un periodo compreso tra la fine del 1200 e inizio 1300, quando alcuni membri della famiglia sembra che parteciparono addirittura alle Crociate templari.
Già nel 1346 questa casa svizzera, fra le più illustri della Diocesi di Basilea, era nobile in Biel e diede una lunga serie di valorosi uomini d'arme. Nel 1609 ebbe la signoria di Ronchâtel, nel 1622 i feudi di Glasse e Gorgemont e nel 1653, dall'Imperatore Ferdinando III, la nobiltà cavalleresca ereditaria, il diritto al predicato di Courtelary ed al censo fondiario e alle decime su detta località e su quella di Cormont.

Ma andiamo con ordine.
I Thellung sono originari del villaggio di Ligers o Gléresse in Svizzera, ai piedi del monte Chasseral, ivi passati dalla Francia al tempo del bando degli Ugonotti. La forma primitiva del nome è Taillon, modificatosi in Tellun e poi in Thellung nel secolo XVI.

Costituirono una delle prime famiglie della Diocesi di Basilea, ove parteggiavano per il vescovo benché protestanti. Nel 1340 si ha notizia di Hemman Thellung che godeva nobiltà in Biel; un altro Hemman poi si distinse nelle campagne di Borgogna, a Murten e a Nancy.

Nel 1513, Rodolfo, anch'egli di Biel, membro del Gran Consiglio, combatté e morì nella Battaglia di Novara, che L. Suter e Castella nella loro Histoire Suisse chiamano "l'un des plus beaux faits d'armes de notre histoire" (uno dei più bei fatti di guerra della nostra storia).

Suo figlio Hemman III si distinse alla battaglia di Guignis (10 ottobre 1536) come volontario nel Corpo libero che mise in fuga i Savoiardi liberando Ginevra. Egli pure sedette nel Gran Consiglio. Anche suo nipote, Jean Henri, si distinse .....ma per questo vi invitiamo a leggere le biografie direttamente dall'albero.

I capostipiti del ramo italiano furono Theophilo (nato nel 1722), che al servizio del Re di Sardegna divenne Maggiore Generale della Brigata Chiablese, e suo figlio Vittorio Amedeo, Governatore di Aosta che ebbe la Croce di Giustizia dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e venne ricevuto nel S.M.O. di Malta.
Vittorio Amedeo sposa Chiara Lazzari; loro figlio Alessandro sposerà Marinetta Negri di Sanfront, figlia del Generale Alessandro, senatore del Regno, e di Maddalena Fieschi, ultima discendente della famiglia Fieschi di Lavagna. Dal loro matrimonio nacquero 5 figli: Severina sposata Gazzana Priaroggia, Virginia sposata Passogno e i tre maschi Vittorio, Adriano e Alessandro che diedero origine agli attuali rappresentanti della famiglia Nobile (maschi e femmine), Conti ( maschio primogenito), con D.M. di riconoscimento del 26 luglio 1867 (un'altra fonte parla del 1887) e 14 marzo 1911.

Tomaso Thellung de Courtelary
tomthel@tiscali.it